OTTO LILIENTHAL (1848-1896) Nato nel 1848 ad Anklam, nella Germania nordorientale, Otto Lilienthal si diplomò all'Accademia del commercio di Berlino, ma il suo vero interesse era in un altro campo. Da sempre affascinato dal volo degli uccelli, cominciò a cercare di costruire dei modellini di apparecchi volanti. Nel 1880, senza tralasciare i suoi studi sul problema del volo umano, fondò un'industria di costruzioni meccaniche, che gli permise di costruire e brevettare una caldaia tubolare inesplodibile, diversi tipi di sirena acustica e alcuni motori a vapore , tutte invenzioni di un certo successo, visto che alcune di esse furono adottate dalla Marina militare tedesca. Attento alle problematiche sociali, fu tra l'altro uno dei primi a introdurre la partecipazione agli utili per gli operai della sua officina. Ma Lilienthal continuava a dedicarsi alla sua originaria passione. Nel 1889 pubblicò il suo primo e unico libro dal titolo Der Vogelflug als Grundlage der Fliegekunst ("Il volo degli uccelli come base dell'arte del volo"), nel quale mostrava l'importanza della curvatura dell' ala e della forma del profilo alare. Una curiosità: i disegni che illustrano il testo sono molto simili a quelli di Leonardo da Vinci. Pochi anni più tardi Lilienthal costruì, insieme al fratello Gustav, una specie di aliante monoplano e nel 1891 si librò per la prima volta nel vuoto sostenuto solo da due grandi ali: era nato il volo a vela (o volo veleggiato ). Nei mesi successivi egli aggiunse alle ali un sistema particolare, l'impennaggio di coda, ovvero una parte posta all'estremo posteriore dell'aeromobile, formata da ali minori collegate al piano alare principale e comandabili in volo. Tra il 1891 e il 1896 realizzò poi una serie di alianti libratori, apparecchi più semplici che utilizzano il sistema del volo librato , con i quali effettuò più di duemila voli, ognuno di qualche centinaia di metri. Una di queste imprese però gli fu fatale: il 9 agosto 1896, investito da un'improvvisa raffica di vento, cadde da un'altezza di circa quindici metri, spezzandosi la colonna vertebrale; morì il giorno dopo a Rhinow, in Germania. Le sue esperienze di volo lo hanno reso il pioniere tedesco dell'aviazione.